Perse le sue tracce per molti anni, René riaffiora nella società con il cognome Wolf. Reduce da una spedizione di successo volta alla mappatura delle fratture geocliviali nella regione siberiana di Yakutsk, René Wolf è ad oggi riconosciuto il più grande esponente vivente dell'antica Arte Ascensionale.
René Wolf da bambino, fin dove è possibile ricostruire attraverso la documentazione della famiglia Sogol, stupiva per la sua attitudine a scalare le mura del Castello della città a mani nude in cambio di poche corone. Abbandonato il tetto familiare appena adolescente, si dirige in India, dove apprende i segreti della scalata dalle guide montane di un paesino alle pendici del Karakorum andato sepolto da una colossale frana pochi mesi dopo. Successivamente, dopo alcuni anni di non tracciabilità, viene ingaggiato dalla British Royal Society per la spedizione di conquista dell'Everest, terminata prematuramente a pochi giorni dalla vetta a causa di fenomeni di allucinazione collettiva, nei postumi dei quali perirono tre scalatori. Da allora René ha esacerbato la sua già proverbiale stringatezza in una estrema laconicità.
Contattato dalla Fondazione Sogol dopo un lascito anonimo che vincolava l'erogazione della somma al suo reclutamento, ha acconsentito a ricoprire il ruolo di capospedizione. Ma dallo scoppio del conflitto mondiale, è irreperibile.
René Wolf da bambino, fin dove è possibile ricostruire attraverso la documentazione della famiglia Sogol, stupiva per la sua attitudine a scalare le mura del Castello della città a mani nude in cambio di poche corone. Abbandonato il tetto familiare appena adolescente, si dirige in India, dove apprende i segreti della scalata dalle guide montane di un paesino alle pendici del Karakorum andato sepolto da una colossale frana pochi mesi dopo. Successivamente, dopo alcuni anni di non tracciabilità, viene ingaggiato dalla British Royal Society per la spedizione di conquista dell'Everest, terminata prematuramente a pochi giorni dalla vetta a causa di fenomeni di allucinazione collettiva, nei postumi dei quali perirono tre scalatori. Da allora René ha esacerbato la sua già proverbiale stringatezza in una estrema laconicità.
Contattato dalla Fondazione Sogol dopo un lascito anonimo che vincolava l'erogazione della somma al suo reclutamento, ha acconsentito a ricoprire il ruolo di capospedizione. Ma dallo scoppio del conflitto mondiale, è irreperibile.